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Memorie di una cimice

Con il patrocinio di Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, creatività e promozione artistica, in collaborazione con l'Università degli studi Roma Tre

27 gennaio 2014. Nella giornata commemorativa per tutte le vittime del nazismo, della Shoah ed in onore di tutti coloro che hanno dato la propria vita per proteggere i perseguitati, si è scelto di rivivere la storia all'interno delle aule universitarie, dando voce soprattutto ai testi e ai loro testimoni. 

Sulla scena Roberto Herlitzka interpreta i testi autobiografici di Boris Pahor, ripercorrendo la storia del suo internamento nel lager e degli anni in cui tutti i diversi erano considerati dal fascismo simili alle cimici, fastidiosi insetti da schiacciare. Gli studenti universitari hanno partecipato alla rappresentazione con uno speciale omaggio ai docenti che si rifiutarono di rendere giuramento al regime e furono perseguitati. Intensa rappresentazione scenica di Roberto Herlitzka a Roma Tre per la Giornata della Memoria.

Dopo i saluti del Direttore del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre, Gaetano Domenici, la prof.ssa Barbara De Angelis, del medesimo dipartimento, ha spiegato le ragioni che hanno contribuito a valorizzare il percorso nella memoria compiuto dagli studenti attraverso un laboratorio formativo sulla Shoah. Il direttore artistico dell’evento, Gennaro Colangelo, ha sintetizzato la vicenda dei dodici professori universitari che nel 1931 rifiutarono di giurare fedeltà al regime fascista e furono privati delle docenze e lungamente perseguitati: proprio al ricordo del loro sacrificio in difesa della dignità dell’insegnamento è stata dedicata una breve performance degli studenti. Particolare consenso ha suscitato l’intervento di Michela Di Biase, Presidente delle Commissione Cultura di Roma Capitale, che ha portato il saluto del Sindaco di Roma e suo personale proprio a quei giovani cui si rivolge l’attenzione dell’Amministrazione capitolina, impegnata a pianificare eventi tesi a ridare voce e partecipazione alle culture del territorio.

Grazie al suggestivo tessuto musicale live predisposto dal maestro Alessandro Viale, lo spazio scenico della prestigiosa Aula Volpi (una delle più belle strutture accademiche presenti in Roma, arricchita dagli splendidi fregi di Duilio Cambellotti) si è trasformato in un teatro vitale e accogliente per le nuove generazioni, in un momento in cui è sempre più necessario riconsiderare il valore della parola e la dimensione interattiva dello spettacolo dal vivo fondato su tematiche forti.